sabato 13 marzo 2010



La sala è quasi vuota, non rispettiamo il posto che ci hanno assegnato in cassa e scegliamo una fila libera per sederci nel centro della sala.


Dialoghi divertenti e commoventi, musica strepitosa e temi trattati tutt'altro che banali: l'antisemitismo, il fantasma del comunismo, la corruzione e la malavita dell'attuale società russa...




"Un osannato direttore dell'orchestra Bolshoi di Mosca viene allontanato in epoca comunista per essersi rifiutato di licenziare i musicisti ebrei. Venticinque anni dopo l'uomo lavora ancora in teatro come custode e aiuta la moglie a movimentare finte manifestazioni d'orgoglio ex-comunista. Un giorno intercetta un invito per il teatro Chatelet di Parigi e decide di riscattarsi dalle umiliazioni con l'inganno, accettando l'ingaggio al posto dell'orchestra ufficiale. Riunisce così i vecchi compagni di concerto e qualche improbabile new entry."




Il regista ha saputo rendere così coinvolgente la scena finale del concerto da sembrare di essere veramente a Parigi, spettatori di quel concerto, tanto da dimenticarsi completamente della realtà e della sala cinematografica.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

L'ho visto anch'io Marzia e mi è piaciuto moltissimo. Ora ho il cd con il brano del finale e lo ascolto spesso...
Un film coinvolgente, ironico, tenero, profondo...
Lo consiglio a tutti !!!
Un bacio forte. Ale

Anonimo ha detto...

Anch'io ho il CD, un regalo di Roberta per il mio compleanno!!
Ciao M.