Questa settimana
ho letto non una ma due favole che mi hanno regalato delle emozioni dense di
significato. In entrambe le storie i protagonisti sono degli animali che a
primo acchito sembrano incompatibili ma poi, liberi dal pregiudizio che spesso
influenza la vita di noi umani, sfidano le diversità e ci commuovono con il
coraggio di inseguire i propri sogni e con la magia che la vita può regalare a
chi è capace di accoglierla.
“Il bassotto e la regina” è la storia dell’amore impossibile fra
Platone, un bassotto un po’ poeta e Regina, un’orgogliosa levriera afghana. Platone
è un bassotto da salotto, un bel giorno nella cantina del palazzo dove abita, scopre scatoloni pieni di animali di contrabbando: scimmie, iguane, serpenti a
sonagli, una tartaruga, e lei, la Regina, una giovanissima levriera afghana,
«poco piú che un gomitolo di neve». Per Platone è il colpo di fulmine:
«Era sinuosa, aggraziata, col musino
appuntito e il pelo folto come un tappeto di lana. Era il cane piú elegante che
avessi mai visto e capii subito che avrebbe spezzato il cuore del bassotto».
E finalmente, dopo
mille peripezie, il bassotto con coraggio e tenacia riuscirà a salvare la
Regina e a fare breccia nel suo cuore.
“Storia di un
gatto e del topo che diventò suo amico” ci racconta la vita del gatto Mix, del
suo umano Max e dell’insolita amicizia con un topolino.
“E un giorno, al
bar della piazza, uno spazzacamino tutto vestito di nero…dichiarò: Amici, forse
ho le traveggole, ma sul tetto di una casa mi è sembrato di vedere un gatto…e
un topo che guardavano il tramonto”
Una grande storia
di amicizia nella diversità perché “quando gli amici sono uniti non possono essere
sconfitti” e i due furono felici perché sapevano condividere il meglio.
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