domenica 13 gennaio 2013

Voglia di favole

Questa settimana ho letto non una ma due favole che mi hanno regalato delle emozioni dense di significato. In entrambe le storie i protagonisti sono degli animali che a primo acchito sembrano incompatibili ma poi, liberi dal pregiudizio che spesso influenza la vita di noi umani, sfidano le diversità e ci commuovono con il coraggio di inseguire i propri sogni e con la magia che la vita può regalare a chi è capace di accoglierla.


“Il bassotto e la regina” è la storia dell’amore impossibile fra Platone, un bassotto un po’ poeta e Regina, un’orgogliosa levriera afghana. Platone è un bassotto da salotto, un bel giorno nella cantina del palazzo dove abita, scopre scatoloni pieni di animali di contrabbando: scimmie, iguane, serpenti a sonagli, una tartaruga, e lei, la Regina, una giovanissima levriera afghana, «poco piú che un gomitolo di neve». Per Platone è il colpo di fulmine: «Era sinuosa, aggraziata, col musino appuntito e il pelo folto come un tappeto di lana. Era il cane piú elegante che avessi mai visto e capii subito che avrebbe spezzato il cuore del bassotto». E finalmente, dopo mille peripezie, il bassotto con coraggio e tenacia riuscirà a salvare la Regina e a fare breccia nel suo cuore.
 

“Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico” ci racconta la vita del gatto Mix, del suo umano Max e dell’insolita amicizia con un topolino. “E un giorno, al bar della piazza, uno spazzacamino tutto vestito di nero…dichiarò: Amici, forse ho le traveggole, ma sul tetto di una casa mi è sembrato di vedere un gatto…e un topo che guardavano il tramonto” Una grande storia di amicizia nella diversità perché “quando gli amici sono uniti non possono essere sconfitti” e i due furono felici perché sapevano condividere il meglio.

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