lunedì 8 giugno 2009

La scomparsa di Fazio

Sono sempre più turbate le notti del commissario, si sveglia, si rigira ed ha presagi. E' malinconico e si lascia trasportare dalle emozioni, dalle paure e dalle fragilità senza riuscire a controllarle ma solo a nasconderle al suo vice Mimì. Rivive i fatti con l'immaginazione fino a confondere fantasia e realtà, mette in scena un pò di teatro per sfuggire al richiamo del questore ma poi ligio al dovere firma tutta la documentazione che si è accumulata per lungo tempo sulla sua scrivania.
Il romanzo inizia con la scomparsa, nientemeno, che del suo fido ispettore Fazio, che metterà il povero commissario in un gioco dannato e non potrà certo sfuggire a quel vortice di eventi nel quale si troverà suo malgrado coinvolto. Livia lo attende a Marinella per una breve vacanza ma lui, come il lettore, si dimenticherà di lei...  

"I treni portavano ritardo, l’aerei macari, i traghetti ci voliva la mano di Dio a farli salpare, la posta non ne parlamo, l’autobus addirittura si pirdivano nel trafico, l’opiri pubbliche sgarravano di cinco- deci anni, ’na liggi qualisisiasi arritardava anni a essiri approvata, i processi ritardavano, persino i pogrammi televisivi accomenzavano sempri con una mezzorata di ritardo sul previsto...
Quanno principiava a raggiunari supra a ’sti cosi a Montalbano il sangue ci addivintava ’na pesta." 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ah, è così che centellini le pagine, per te preziosissime?
come farai poi ad affrontare i prossimi mesi?
avevi promesso di andarci cauta...

Buona lettura,
ETP

Marzia ha detto...

Non potevo proprio resistere... :-)