Prendo spunto dal commento che Elsa mi ha lasciato al post "Prova a volare" per pubblicare una bella poesia di Baudelaire.L'Albatros è un uccello marino di colore bianco, con ali e coda parzialmente nere e a causa delle sue grandi dimensioni deve gettarsi da un altura per spiccare il volo. Ma lassù è il signore delle tempeste, volteggia tra le correnti più impetuose maestoso, irraggiungibile e di esempio al tempo stesso. A tutti quelli che hanno le ali lunghe per veleggiare raso terra e che al momento sono prigionieri sulla sabbia o della ciurma, auguro una bufera, una tempesta o, addirittura, un uragano che in aria li sostengano sereni.
Spesso, per divertirsi, le ciurme catturano degli albatri,
grandi uccelli marini, che seguono,
compagni di viaggio pigri,
il veliero che scivola sugli amari abissi.
E li hanno appena deposti sul ponte,
che questi re dell’azzurro, impotenti e vergognosi,
abbandonano malinconicamente le grandi ali candide come remi ai loro fianchi.
Questo alato viaggiatore, com’è goffo e leggero!
Lui, poco fa così bello, com’è comico e brutto!
Qualcuno gli stuzzica il becco con la pipa,
un altro scimmiotta, zoppicando, l’infermo che volava!
Il poeta è come il principe delle nuvole
che abituato alla tempesta ride dell’arciere;
esiliato sulla terra fra gli scherni,
non riesce a camminare per le sue ali di gigante.
2 commenti:
Come resistere alla potenza della tempesta? e nel contempo, come non tentare di dominarla? Ecco, noi sognatori concreti,tanto temerari da gettarci nella mischia degli elementi, tanto fiduciosi da credere di riuscire a superarne le asprezze, assaporandone l'avventuroso gusto, per raggiungere il sole aldilà delle nuvole... pronti alla prossima sfida... Elsa
Cara Elsa,
il tuo spirito emana sempre energia positiva, infonde coraggio.
Ti abbraccio, Marzia
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