lunedì 22 settembre 2008

"quella mattina di lunedì, 22 settembiro"

Del commissario Montalbano credevamo ormai di sapere tutto, vita, morte, miracoli, i luoghi, i gusti, le compagnie...ma il suo creatore con questo libro ci riserva molte sorprese. 

"...quella mattina di lunedì, 22 settembiro, trasendo nell'ufficio...
Il Commissario era d'umore bono. La jornata avanti aveva fatto friddo e pioggia, ma doppo, a nova matinata, era venuto fora un sole ancora agostano, compensato da un venticello arguto..." 

Salvo è il giovane vice-commissario che sta facendo il suo apprendistato a Mascalippa un paesino di montagna dove il poliziotto si trova come un pesce fuor d'acqua. L'acqua di Montalbano è infatti quella del mare con il quale egli ha una sorta di osmosi fisica e spirituale. 
Camilleri in questo racconto ci regala l'emozione del nostro amato commissario per la promozione e il trasferimento a Vigàta, il ritorno al mare, alle origini.

"La notizia della promozione a Montalbano non lo pigliò alla sprovvista, era un atto dovuto, lui il suo periodo di apprendistato come vicecommissario l'aveva abbondantemente superato a Mascalippa. Ma la cosa che lo preoccupava era indovi che l'avrebbero mandato, la cosiddetta destinazione. Che è parola, destinazione, vicina assà a un'altra parola, destino. Una destinazione a un paisi di montagna come Mascalippa era peju di una cunnanna a deci anni di galera."

"...Vigàta aveva detto...Doveva tenersi a fatica, mentre camminava, dal mettersi a ballare il boogie-woogie, che in quel momento era il ritmo con il quale il sangue so' girava. Maria, che bello! Vigàta! Appresso davanti all'occhi gli lampeggiarono dù colori accecanti come la luce di un flash: giallo e azzurro. Il giallo della rina finissima e l'azzurro dell'acqua di mari..."

E così Salvo inizia la sua avventura a Vigàta, dove lo abbiamo incontrato per la prima volta e dove lo abbiamo lasciato alla fine dell'ultima indagine "Il campo del vasaio"
Non ci rimane che attendere il prossimo caso...



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