giovedì 17 aprile 2008

Montalbano e la principessa degli inganni

Come al solito ho divorato questo nuova avventura di Salvo senza essere capace di chiudere il libro e aspettare il giorno successivo per concluderlo. E’ sempre bello ritrovare Montalbano, anche se malinconico, ma sempre più brillante, ironico e umano. Questa trama appassionante è meno complessa del solito ma molto introspettiva. Il tema dominante del libro è il tradimento e tutti sembrano tradire tutti. Insomma, “Il campo del vasaio è il luogo dei tradimenti ed il commissario per sdipanare il mistero, si troverà fra le mani un libro, La scomparsa di Patò, ed attraverso Patò arriverà al Vangelo. Troverà così una chiave di lettura per la sua indagine.”
"Quella parola, traditore, appena pinsata, gli bloccò i pinseri. Per un attimo dintra al ciriveddro del commissario ci fu il vacante assoluto. E il vacante addivintò silenzio, non sulo silenzio di parole, ma di ogni minima rumorata, di ogni minimo sono. La linea cchiù chiara che si travidiva nello scuro, formata dalla risacca a filo di spiaggia, si cataminava chiano chiano come sempre, ma ora non faciva il solito liggero scruscio di respiro, nenti."
Una contrada maligna, putrida e pantanosa. Un anfrattuoso cimitero di argille venne acquistato con il prezzo del sangue: con i trenta denari di Giuda. E accolse le viscere sparse dell'apostolo traditore, lì impiccatosi. In un campo del vasaio viene trovato il cadavere in trenta tagli di un uomo. Sembrerebbe un delitto di mafia eseguito secondo il rituale riservato ai traditori. Ma il tradimento è una macchinazione che dà a intendere quel che non è. Corre su un'incerta frontiera. Tra vero e falso. E anche i luoghi e le cose tradiscono.
Montalbano, sempre più soliloquista e monologante, dovrà smorfiare i segni delle premonizioni, e sventare le trame nascoste di un tradimento che lo coinvolge e lo tocca fino alle lacrime.
Una signora dei trucchi ha portato scompiglio nel commissariato di Vigàta, affascina, stordisce e condanna a dipendenza. Esotica e ingannatrice la nuova principessa degli inganni, ha adescato il 'paladino' più vicino a Montalbano. E lo sobilla, per 'tradire' l'inchiesta. Il 'paladino' subisce il sortilegio. Ma, segretamente, vorrebbe essere redento. Salvo riuscirà a soccorrere l'amico, e a deludere le falsità con altre falsità. Procederà in punta d'ingegno: abile nello sgambetto e nel contropiede. Ingannerà la traditora e riuscirà ad esorcizzare gli influssi nefasti del campo del vasaio.

Ora non mi rimane che attendere la prossima avventura del mio adorato commissario…

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